Mancano 10 settimane alla Maratona di Milano e la preparazione alla gara entra nel vivo. Per questo ho pensato che da oggi (e fino alla gara) dedicherò ogni lunedì ad un consiglio operativo per preparare e gestire al meglio la distanza.

La prima cosa importante è “quantificare”: cioè sapere da dove stiamo partendo, cosa ci serve durante la preparazione e dove vogliamo arrivare. A pensarci bene, quando ci iscriviamo ad una gara spesso la prima cosa che facciamo è guardare il percorso: capiamo quindi da dove si parte, come si articola (altimetria inclusa) e dove taglieremo il traguardo. La preparazione funziona allo stesso modo: se sai da dove parti, puoi prevedere meglio ciò che ti serve durate il viaggio e dunque stimare il punto di arrivo.

Da dove stiamo partendo: che si tratti di allenamento o alimentazione, è necessario avere consapevolezza del nostro punto di partenza. Avere un’idea di quanti km settimanali prevede il nostro piano allenante ci dà un’idea dei consumi. Sapere i consumi ci permette di calcolare il dispendio calorico totale dato dall’attività fisica. Una misurazione della composizione corporea ed una visita nutrizionale stimeranno infine il nostro metabolismo basale ed il consumo calorico dato dallo stile di vita. Misurare ci consente di calcolare. Calcolare ci consente di stimare. Stimare ci consente di avere un approccio scientifico, che di questi tempi non è mai scontato.

Cosa ci serve durante la preparazione: una volta stimato il dispendio calorico totale settimanale, è tempo di fare un piano operativo. Siamo in salute? Com’è la nostra alimentazione normalmente? Abbiamo già esperienza o è la prima volta che approcciamo la distanza? Dobbiamo perdere o guadagnare peso? Come dormiamo? Quanto ci idratiamo? Preparare una maratona richiede tempo, che possiamo impiegare per lavorare al meglio sulle variabili che possiamo controllare: alimentazione, recupero, allenamento, riposo, atteggiamento mentale. Quanto all’alimentazione, è ormai risaputo che non basta prestare attenzione solo il giorno o la settimana prima. Rivolgetevi ad un professionista, che sarà in grado di costruire un piano nutrizionale ad hoc per il vostro percorso.

Dove vogliamo arrivare: se siete alla prima maratona, il vostro obiettivo (lo so bene) sarà arrivare in fondo! L’importante è divertirsi ed arrivarci sorriso perché la maratona è un’esperienza indimenticabile, che vi cambia la vita e che non vedrete l’ora di rifare. Se invece conoscete già la distanza, l’obiettivo magari sarà diverso - e personale. Ho imparato negli anni che c’è una storia dietro ad ogni podista che si schiera in griglia. Il bello è proprio qui: ognuno può scrivere la sua, che diventerà in ogni caso un ricordo indelebile. A fronte di una preparazione svolta correttamente e con costanza, da un punto di vista nutrizionale il risultato è scientificamente stimabile in base a ciò che si è costruito nelle settimane di allenamento: tutto il resto rientra nelle variabili che non sono sotto il nostro diretto controllo, e che proprio per questo dobbiamo imparare a saper gestire. La preparazione serve proprio a questo.

Foto Cover: Daniele Furlanetto

Scritto da
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Elena Araldi

Biologa Nutrizionista da Milano


Club: A.S.D. Pfizer Italia Running Team
Allenatore: Julia Jones

La mia disciplina
Training funzionale Allenamento potenziativo 10 km Mezza Maratona Maratona Fitness
Ultra maratona Ultra trail run

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