Molti di noi runners avevano pianificato molte competizioni, alcune preparandole nel dettaglio, raggiungendo picchi di forma importanti, altre erano solo test di passaggio, e a pochi giorni dall’inizio della stagione agonistica arriva la notizia del rinvio o della cancellazione di tutti gli eventi programmati.
La prima reazione è subito di sconforto di rabbia di frustrazione;
- Quanto tempo ho perso per prepararmi?
- Ora non posso dimostrare quello che valgo?
Sinceramente nessun allenamento è perso, ci siamo allenati, siamo cresciuti fisicamente, sappiamo di aver affrontato una mole di lavoro importante e, cosa fondamentale, sappiamo che possiamo rifarlo.
Come comportarsi ora?
Semplice, come se avessimo gareggiato, ci facciamo il nostro periodo di scarico, cercando di utilizzare le energie mentali per affrontare al meglio la quarantena, concentrandoci su aspetti dell'allenamento che abbiamo spesso curato meno, come lo stretching, la ginnastica propriocettiva e posturale, la mobilità, la respirazione, la concentrazione e la meditazione.
Ora più che mai possiamo recuperare la voglia e l'entusiasmo, con la consapevolezza che abbiamo lavorato bene prima di questa pausa e che siamo pronti a ripartire quando tutto sarà finito, con tutta la voglia e tutta l'energia possibile!!

Ricordiamoci sempre quello che stiamo passando ora e quello che stiamo facendo per ritagliarci qualche passo di corsa, soprattutto quando, nei prossimi mesi, ci saranno giornate storte dove non avremo la voglia e l'umore per completare o addirittura iniziare un allenamento!
Restiamo lucidi ora, pensare a ciò che non possiamo fare non ci aiuterà, cambiamo prospettiva e pensiamo a ciò che possiamo fare, approfittando del tempo a nostra disposizione...Sta a noi decidere se abbatterci o batterci!!
Io personalmente ho ripreso a lavorare sulla respirazione, sugli esercizi per il diaframma e sulla concentrazione, leggo molto, faccio molti esercizi per il “grip”, che mi servirà negli ostacoli di sospensione che affronterò nelle OCR e nelle Spartanrace, e lavoro molto sulla mobilità delle caviglie, essenziale per le gare di Ultratrail.
Sono certo che alla fine di questo bruttissimo periodo saremo più forti, più uniti e più rispettosi della nostra fantastica libertà.
Ci vediamo sulla linea di partenza... e perché no, pronti ad abbracciarci all'arrivo!
Scritto da
Alessandro Garozzo
Allenatore e responsabile marcia del Centro Sportivo Aeronautica Militare, allenatore AEC Fidal, istruttore Functional training presso Polisportiva informa, personal coach, istruttore FIOCR da Roma / Catania
Gruppo di età: 35-39
Club: TANA delle Tigri GRX Academy