Quante volte abbiamo sentito dire la frase "avere una seconda possibilità" e se questa frase avesse come protagonista la vostra vita? Questa è la squadra di cui io sono, orgogliosa ed emozionata di esserlo, capitana. 5 persone che vivono per la seconda volta, 5 persone che hanno scelto di essere gli attori protagonisti della loro vita e di non rimanere a guardarla... sul divano, come a volte gli è stato consigliato.

Incontrare persone ti permette di prendere da ognuna di loro qualcosa e di poter dare a loro qualcosa di tuo. Nella mia vita ci sono tantissime persone che la rendono speciale ogni giorno. Anni fa ha incrociato il mio percorso Sara Anzanello, campionessa di volley, che purtroppo un tragico destino ho portato via ai campi di volley e a tutti i suoi cari. Sara nel 2013 aveva subito un trapianto di fegato dopo una grave forma di epatite contratta in Azerbaigian. Io ho conosciuto Sara proprio mentre affrontava la lunga riabilitazione. L'avevo vista tornare in campo con grande determinazione, e altrettanto faceva girando l'Italia parlando dell'importanza del trapianto e di quanto sorridere, sempre alla vita fosse importante. Purtroppo una forma di leucemia l'ha portata via da noi tutti. 

Pochi giorni fa, in occasione dell'anniversario delle sua scomparsa si è svolta una partita di Volley nel Palazzetto a lei intitolato a Ponte di Piave, tra la Nazionale Italiana Trapiantati e dializzati ANED e la squadra "Insieme per Sara". Il Coordinatore di ANED Marco Mestriner l'ha ricordato quanto grande fosse il coraggio e la voglia di vivere di Sara, e quanto importante sia sensibilizzare le persone riguardo ai trapianti.

Grazie al trapianto i miei 5 compagni di squadra hanno RI-cominciato a vivere.

Un anno fa l'incontro "virtuale" con Niccolò Scelfo, le chiacchiere, la condivisione di idee in comune e il mio pensiero che batteva in testa, prima o poi con Nic devo fare qualcosa, due menti creative insieme possono fare solo del gran bene.

Non ho esitato un attimo a contattarlo quando è stato il momento di formare la squadra per ASICS World Ekiden 2021. L'idea di poter comunicare al mondo intero quanto lo sport sia importante nella sua vita, non solo era di ispirazione per me, ma sapevo lo sarebbe potuta essere per tante persone.

Niccolò non solo ha accettato con il suo entusiasmo, ma in pochi giorni ha contattato altre 4 persone uniche, tra cui Marco Mestriner. La vita, il destino, e le storie che si intrecciano.

Con tanta emozione nel cuore, vi presento la mia squadra ASICS World Ekiden, che non è solo mia, ma è la squadra di tutte quelle persone che vivono... di nuovo.


Io Alessia Sergon, quella che non ha subito un trapianto nella squadra, ma quella che ha un flag per la donazione degli organi. Questo è il mio messaggio, un semplice flag, che a volte magari dimenticate, può salvare la vita a tante persone. Sono sempre Mamma, che corsa! Una vita in movimento, fatta di incastri, anzi come dico io di Schedule quotidiano. La mia testa frulla di continuo, una ne penso mille ne faccio. Dallo studio, al lavoro, alle passioni, ma soprattutto all'amore incondizionato che ho per mia figlia, il mio compagno e la mia famiglia. Senza schedulare non potrei fare tutte le cose che faccio. Il divano non è menzionato in tutto ciò. Lo sport è sempre stato parte integrante della mia vita, ho provato di tutto, sono stata prima giocatrice e poi allenatrice di pallacanestro. La laurea (quindi due) magistrale in Scienze Motorie, i 24 crediti per insegnare (ultimo esame dato ero incinta al 7o mese), ma anche tutto quello che è Community, Digital e Social Media Communication. Il mio lavoro è la mia grande soddisfazione, ASICS ha migliorato la mia vita, sportiva e lavorativa. Dalle mie GT 2000 fucsia ad oggi non c'è giorno che io dica uff che noia. Qui non ci si annoia mai. Credo fortemente nel Sound Mind Sound Body, e altrettanto nell'UpliftingMinds. Il potere del movimento sulla mente, l'ho provato pre e post gravidanza. Ci sono tanti blog in cui ne parlo. Ora è tempo di presentarvi il mio TEAM.

Niccolò Scelfo
Curioso, particolare, strano... Sono stato chiamato in molti modi da molte persone, ma è solo nel tardo 2019 che un gruppo di dottori è riuscito a trovare l'aggettivo che più mi dovrebbe identificare: raro. Il motivo? La diagnosi di una malattia rara, per l'appunto, che si stava prendendo tutto: la Colangite Sclerosante Primaria (PSC). La cura? Inesistente. L'unica strada il trapianto di fegato, reso possibile da un donatore che ringrazio ogni giorno. Vivendo, col sorriso, la mia nuova vita. Ho deciso di farlo in continuo movimento, mantenendo in qualche modo fede al motto "Anima Sana In Corpore Sano", perché - come diceva qualcuno molto più 'profondo' di me: "Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere". Oggi per me l'attività fisica non rappresenta soltanto un modo per stare meglio, ma anche una conquista, un'occasione di miglioramento, condivisione e sensibilizzazione. Facendo sport posso dimostrare che il trapianto è vita, e che la vita dopo il trapianto è un'avvincente sfida al destino, alla negatività, al pensare di non avere speranza; una battaglia da vincere ad ogni passo, perdendosi per poi ritrovarsi in quel che somiglia moltissimo ad una maratona; una lunga, a volte estenuante corsa nell'ignoto con un messaggio importante da consegnare, momenti difficili da superare... E tanti nuovi amici da incontrare. Corriamo insieme?!

Niccolo Scelfo

MARCO MESTRINER

 Marco, trapiantato di rene 10 anni fa. Sono coordinatore Nazionale ANED Sport - Nazionale Italiana Trapiantati e Dializzati. Non sono un vero runner, nel senso che ho cominciato a correre "grazie" alla pandemia. Sono un agonista di pallavolo, ma nel passato ho fatto basket, nuoto, tennis, pattinaggio, tiro con l'arco, rugby e saltuariamente anche un po' di baseball. Ho corso i 5 km per i mondiali virtuali dello scorso maggio e devo dire che la squadra italiana si è comportata bene. Spero di riuscire a rifarlo anche questa volta.

marco mestriner

ANGELO PANIO

Nel 1991 sono costretto ad interrompere la mia attività calcistica a seguito di una diagnosi di nefropatia cronica; dopo solo 3 mesi, mi sottopongo a dialisi. A distanza di un anno arriva la tanto attesa chiamata per un trapianto renale: vengo operato con successo, al policlinico di Bari, grazie ad un "angelo" che mi dona un rene. Dopo l'intervento, nel 1992, una vita alle porte e la voglia di raggiungere nuovi traguardi: scelgo la strada dell'atletica, iniziando a fare alcune stracittadine di 10, 21 e 42km. Purtroppo, nel 2008 il mio rene smette di funzionare e ritorno in dialisi. Nel 2009, un'altra chiamata per un'altro trapianto presso l'ospedale Umberto l Roma. Tali ostacoli non sono stati sufficienti a frenare la mia voglia di lottare e continuare le attività agonistiche e sportive. La malattia (con due trapianti di rene) si è trasformata in energia per raggiungere nuovi traguardi agonistici e sportivi. Tra questi, varie gare di 6 ore. Nel 2018, mi laureo campione europeo della 5km marcia in Sardegna, e nel 2019 campione mondiale a Newcastle. Tutto questo con la Nazionale trapiantati ANED sport. Adesso siamo bloccati per il Covid-19. Il messaggio che porto in tutte le manifestazioni è: "Corro, perché voi avete donato".

Angelo Panio

MONIA CARDIN

Sono un bis-trapiantata di rene. Il primo trapianto nel 1994, con un organo donatomi da mio padre, il secondo trapianto nel 2013 grazie al mio ex marito. Amo anch’io correre, amo tutti gli sport; e poi amo sfilare, anche se l’età ormai è avanzata... Ma si diventa vecchi solo quando si smette di sognare!

MONIA CARDIN

KATIA BATTIOLI

Sono Katia, trapiantata di rene da 3 anni. Organo che doveva arrivare da mia mamma, ma poi un "angelo" è arrivato prima ed io ho accettato di vivere anche per Lei. Sono mamma di Martina, 22 anni; amo la camminata veloce - prima correvo, ma sto ritornando alle vecchie origini. Amo il mare, il nuoto, e la montagna (sciare, Mountain biking e camminate). Ho un negozio mio di pasta fresca e dolci, vivo tra le tentazioni! E quando la malattia mi è cascata tra capo e collo, mi son sentita persa. Poi ho affrontato la cosa a muso duro. Il mio motto è: "Gambe in spalla e pedalare".

KATIA BATTIOLI

Corriamo insieme, solleviamo il Mondo.

Tu farai il tifo per NOI?

#ASICSWordlEkiden

Scritto da
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ALESSIA SERGON

Community Manager - Chinesiologa da TRIESTE


Club: IL CORSO DI CORSA
Allenatore: JULIA JONES

La mia disciplina
10 km Mezza Maratona

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