
Finalmente sono qui a scrivere delle FujiTrabuco™ 8. Un finalmente che ha almento tre ottimi sostegni:
- mi sono arrivate, il che significa che sto correndo nella natura (trail)
- ci ho fatto un centinaio di km in uno dei luoghi che amo di più
- inizio ad avere un po' di esperienza nel mondo del trail
Qualche settimana fa ti ho parlato delle FujiTrabuco™ Lyte definendole dei SUV da velocità da 250 g. Oggi invece di parlo del Defender o del Patrol... dipende dai gusti.
Partiamo dalla prima caratteristica più importante di tutte le altre: sono bellissime. Il modello che ho in test è nero, con sfrontati lacci arancioni e una agressiva suola camouflage (erano anni che sognavo di scivere questa parola) gialla arancione.
La scarpa da immediatamente la sensazione di essere robusta e protettiva. La tomaia è stata rinforzata da pelle sintetica, come già nel modello 7, ma presenta un minor numero di cuciture: meno cuciture significa meno potenziali punti di rottura e meno rischio di elementi che graffiano il piede.
Anche su questo modello è presente la stra-comoda taschina per i lacci che permette di non farli slacciare e tenerli puliti, in caso fosse necessaria una legatura più serrata. Il piede è ben saldo alla scarpa e nelle varie situazioni non ho mai avuto la sensazione di perderla o di non avere il controllo. Il collo della scarpa da un buon sostegno alla caviglia ma non mi ha mai impedito i movimenti, anzi un bel toccasana nel caso di appoggi poco canonici.

A differenza della Lyte la suola dà una protezione completa e, solo in limitate occasioni, mi ha fatto ricordare che sugli spuntoni di pietra lavica non è il caso di andarci a peso pieno, specie in discesa (asino me). Il fondo presenta un disegno particolare in grado di assicurare trazione ottimale dal fango e alla roccia, inoltre devo dire che permette anche di pulirlo con facilità con una canna d'acqua (per la gioia di Lollo), senza impazzire con alette arcuate. Il materiale utilizzato è ASICS Grip.
Il test l'ho eseguito principalmente in due sentieri dei Colli Euganei: Sentiero Atestino (n° 3) e Euganeus Trail, sentiero non ufficiale del Parco Colli Euganei ma gestito da un team di ragazzi meravigliosi che lo manutengono regolarmente e organizzano l'omonima gara.
Sicuramente i punti più critici per le scarpe sono:
- La discesa del monte Rusta, uno degli ultimi colli non antropizzato, che mischia fanghiglia e grosse pietre rotolanti. Qui le nostre compagne devono garantire grip e appoggio sicuro!
- Il Monte Ceva, caratterizzato da rocce laviche (latite) che solo al tatto rendono quanto siano crudeli con le nostre povere suole. In questo caso non ci sono problemi di grip ma di protezione. Con le Lyte diciamo che bisognerebbe avere un appoggio "fatinico".
Dopo 100 km, posso garantire che la scarpa è ancora completamente intatta e i miei piedi anche, o quasi. Rispetto alla mia amata (e sfondata) Gecko XT, sicuramente la Trabuco da un maggiore senso di sicurezza e soprattutto protezione. Lato velocità la Gecko XT e soprattutto la Lyte sono un altro pianeta. La Gecko XT ritengo sia ancora leggermente superiore per il fantastico grip in condizioni di scivolo, ma che si paga al prezzo di una suola molto meno aggressiva.
La FujiTrabuco™ 8 è indiscutibilmente la punta di diamante di casa ASICS per chi corre trail lunghi, grazie al supporto all'iperpronazione, o a trailer lenti o belli robusti. Ideale anche per chi deve affrontare terreni molto accidentati e che ha necessità di proteggere il piede da sassi e rocce taglienti.
Non ci resta che continuare a maltrattarle in giro per le colline, sperando in una riapertura delle gare.
GEL-FUJITRABUCO™ 8
Quando corri in condizioni meteo sfavorevoli, la scarpa da trail running GEL-FUJITRABUCO™ 8 ti assicura comfort e resistenza...
ACQUISTA ORAScritto da
Riccardo Mares
Chief Operating Officier da Rovigo
Gruppo di età: M45
Club: Run It
Allenatore: Laura Biagetti