Adharanand Finn, eccellente scrittore e maratoneta/ultramaratoneta ci ha regalato dei pezzi di letteratura fantastici fra cui il famosissimo “Born to Run" (dove ci racconta la sua esperienza con i Tarahumara messicani), “Nati per correre” (scritto alla luce di un viaggio di parecchi mesi in Kenya) e l’ “Arte Giapponese di correre” (nato dal desiderio di approfondire la cultura giapponese della corsa).
Lasciamo che Finn ci racconti dunque qualcosa dell’ekiden. Kyoto è il luogo di nascita dell’ekiden. Durante il periodo Edo (dal 1603 al 1868), i corrieri portavano di corsa i messaggi da Tokyo a Kyoto, l’antica capitale imperiale. Si fermavano a riposare in alcune stazioni di sosta, e spesso passavano l’ambasciata a un altro corriere che la portava per il tratto successivo. E’ da lì che è nata l’idea della staffetta su strada. Il termine ekiden, in effetti, è composto da due ideogrammi: "stazione" e "trasmettere", e per simboleggiare questa idea di passaggio del testimone gli atleti indossano una fascia, il tasuki, che consegnano al corridore successivo nella staffetta. […] Una caratteristica tipica della società nipponica dell’epoca era il concetto di wa, l’armonia di gruppo. Robert Whiting scrive: “In Giappone, il termine per individualismo, kojin-shugi, è quasi una parolaccia […]. Il concetto e la pratica dell’armonia di gruppo, o wa, […] è il filo conduttore di tutta la vita e di tutti gli sport giapponesi.
Dopo questo racconto posso quindi presentare, con un pizzico di emozione e tanto orgoglio, il mio team di quest’anno: il TEAM WA. Ho scelto questo nome perché quando ho letto il libro di Finn e ho avuto modo successivamente di approfondire un pò la cultura giapponese, sono rimasta affascinata dal concetto di “armonia” e di “kaizen”, cioè il miglioramento continuo di cui peraltro ASICS si fa ambasciatrice assoluta.
Ecco dunque le maratonete che correranno con me questa staffetta: le loro parole di presentazione e le mie parole per loro.

Valeria Straneo (@valeria.straneo): “Maratoneta, detentrice record italiano in 2h23’44’’, vice campionessa mondiale a Mosca nel 2013 ed europea a Zurigo nel 2014, 2 partecipazioni olimpiche a Londra e a Rio”.
Vale è sempre stata un faro per me da quando ho iniziato a correre e ne ho sempre apprezzato l’umiltà e la forza. Ricordo i miei timidi tentativi di raggiungerla per un saluto o un selfie agli expo di parecchie gare negli anni passati ed è stata un’emozione ed un onore potermi confrontare con lei su varie tematiche relative alla sua carriera ed esperienza, condividendo il palco ad #ASICSMuoveMilano lo scorso 16 Ottobre 2021.
Julia Jones (@juliainitaly): “Corro regolarmente da oltre trent’anni. Distanze lunghe, medie e corte, vanno bene tutte. Conosco molti stakanovisti della corsa che snobbano le distanze più corte ma evidentemente le corrono troppo piano per capirne l’essenza! Nella squadra Team Wa ho ovviamente scelto la frazione 5km perché correre in velocità è una bella sfida. Con un anno in più d’età cercherò di battere il mio “record” dell’Ekiden 2020. Avanti sempre!"
Julia è la mia coach e ricordo ancora quando l’ho contattata per la prima volta nel 2015 quando decisi di preparare la mia prima Maratona. Mi ha accompagnata a concludere la maratona di Roma, Atene, New York, Naviglio Martesana a Milano (in autogestione da pandemia) e tutti questi km percorsi assieme ci hanno regalato negli anni una bellissima amicizia. Non riesco ad immaginare una vita senza le sue indicazioni in Training Peaks o senza i suoi WhatsApp.
Claudia Albertini (@claudiaalbertini75): “Ho 46 anni e ho fatto due maratone. Ex obesa, ex pigra, ex apatica. Lo sport è diventato il mio maestro di vita. Che mi insegna ad uscire dalla mia comfort zone, ad allenare la mia resilienza e diventare antifragile. Per me la frase ‘non ho tempo’ andrebbe bandita. La vita è fatta di scelte e priorità. Scelgo di correre per stare bene. La mia priorità è stare bene. Scelgo di correre in qualsiasi condizione o orario solo perché lo voglio io, tutto il resto sono scuse”.
Nel 2019 ho seguito dal punto di vista nutrizionale il programma MyMarathon di Julia Jones e lì ho conosciuto Claudia. “Nessuna rinuncia, solo scelte” mi scrisse in un messaggio dopo uno dei primi controlli (andato ovviamente benissimo). La paziente modello è diventata un’amica (ed un esempio) di cui so di non poter più fare a meno, che mi ha incuriosita ed indirizzata al mondo del CrossFit, nonché la mia mental coach e spalla fidata per incursioni in libreria (e a tavola, soprattutto se c'è del cioccolato).
Letizia Bombelli (@letiziabombelli): “Ho 42 anni, corro per passione perché la corsa è la metafora della mia vita, dipende tutto da me. La corsa è stata la mia amica più fedele, quando la vita è diventata tempesta lei è stato il faro a cui mi sono aggrappata, e adesso che splende il sole la corsa è sempre con me, la mia migliore compagna di vita! È solo dando il meglio di me che riesco a sentirmi bene, nella corsa come nella vita!”
Anche Letizia è un regalo di MyMarathon 2019, a testimonianza che la corsa unisce e soprattutto premia le affinità. Io e Leti ci siamo fatte da “lepre” tante volte con e senza le scarpe da corsa, soprattutto durante la mia (e la sua) maratona in solitaria sul Naviglio Martesana e durante la prima gara ufficiale post pandemia a Monza. L’anno scorso ha fatto parte di una delle mie staffette Ekiden e non vedo l’ora di correre una maratona (in gara) assieme a lei.
Magda Perricelli (@amapu79): “Quest’anno corro la mia seconda ASICS World Ekiden. La prima è stata lo scorso anno e la ricorderò per sempre. Perché? Perché è grazie a questa gara e alla mia grande amica Elena, compagna di corse e di CrossFit, che è esplosa la mia passione per la corsa. E poi è proprio dopo la Ekiden 2020 che ho deciso di iniziare ad allenarmi, con il prezioso apporto di Julia Jones, per la mia prima mezza maratona. E si sa, la corsa e le gare sono come le ciliegie: una tira l’altra. E allora non potevo fermarmi a 21,097km… così a Settembre 2021 ho corso la mia prima maratona. La maratona di Roma. Chiudo il 2021 con all’attivo 5 mezze maratone e 1 maratona, la seconda Ekiden, tantissimi chilometri sulle gambe ed il sorriso sempre stampato in faccia. E la voglia di continuare a divertirmi facendo quello che mi piace”.
Box di CrossFit, inverno, ore 7:15, parte di forza, back squat. Si lavora a coppie. Ecco Magda. Fra un back squat, un bilanciere, qualche disco e la parte di ginnastica successiva in cui tentiamo di fare dei pull up decenti salta fuori che corro. Magda mi dice: “Ah tu corri? No, io no! Mio marito correva ma io no… al massimo qualche km”. Poi un bel giorno abbiamo corso qualche km assieme. Il resto lo avete letto sopra. Magda è il “mio” risultato migliore, la testimonianza che non è mai troppo tardi per mettersi in gioco.

Non ci resta dunque che scaldare i motori!
Forza ragazze, il tasuki è pronto per noi!
GRAZIE!
Scritto da
Elena Araldi
Biologa Nutrizionista da Milano
Club: A.S.D. Pfizer Italia Running Team
Allenatore: Julia Jones