Quando si crea un capolavoro che ottiene il meritato successo, il sequel è una naturale conseguenza! E allora vediamo com'è andata con le Evoride 2!

Sono diventata una fan un po' "tardiva" delle EVORIDE™, dato che ho deciso di provarle quando già il loro successo era stato ampiamente decantato. La scintilla è letteralmente scoccata quando, per gioco, durante il nostro raduno-shooting milanese Asics FrontRunner, avevo "rubato" le scarpe a Tommaso Montebello e da lì mi sono detta: "Devo assolutamente averle! Mi sembra di volare!" Ho atteso l'uscita della colorazione Tokyo e ovviamente sono diventate delle compagne eccezionali, soprattutto per via di due elementi che le contraddistinguono: la tomaia in Jacquard Mesh (oltre che bellissima, morbidissima) e della tecnologia Guidesole, con la geometria curva della suola che aumenta l’efficienza della corsa. Ho scelto le EVORIDE™ tutte le volte che desideravo lunghe corse, non per forza lente, ma col "pilota automatico": indossate e via, il resto lo facevano loro!

Ovviamente le mie aspettative per il "sequel" erano altissime e così eccomi qua, con le EVORIDE™ 2 sotto i riflettori!

Della sorella maggiore rimangono i due elementi che vi dicevo: la tomaia in (ora EngineeredJacquard Mesh e il Guidesole, che continua a tradursi in un perfetto controllo della rullata e nella tendenza alla propulsione del corpo in avanti. Il controllo del terreno è garantito dalla tecnologia AHAR, che dal solo tacco della EVORIDE™ si estende a tutta la suola nella 2. Nessun problema dunque per il suo utilizzo su terreni non perfettamente regolari (e sui sanpietrini romani!)

Per un controllo davvero definitivo, si riconferma il sistema heel counter integrato, che mantiene il tallone in posizione perfetta e aiuta a guidare il movimento del piede dal primo appoggio sul terreno alla spinta, un po' come se il piede si adagiasse nel suo alloggio ideale e non si perdesse mai più!

Il drop è rimasto invariato, con i suoi 5 mm, ma il peso è leggermente diminuito, da 255 a 232 grammi nella versione maschile e da 210 a 192 nella versione femminile.

E adesso passiamo dall'oggettività delle specifiche tecniche alle mie impressioni personali: è scoccata una nuova scintilla? Personalmente, credo di continuare ad avere un debole per la prima EVORIDE™, per due dettagli che invece a molti di voi potrebbero piacere. Ultimamente prediligo le scarpe più "minimal", quindi avverto un po' la presenza della linguetta imbottita in corrispondenza dell'allacciatura. Si tratta comunque di un'imbottitura molto morbida, che non mi ha causato alcun tipo di problema meccanico o attrito. 


In secondo luogo, credo che la pianta sia leggermente più larga nelle EVORIDE™ 2, dettaglio che non si addice molto al mio piede abbastanza piccolo, che tende un po' a muoversi mentre corro.

Queste riflessioni ovviamente nulla tolgono a questa scarpa molto valida, che consiglio a tutti coloro che vogliono uscire dalla comfort zone e provare nuove sensazioni di corsa, pur avendo comunque una solida guida ai piedi. La propulsione in avanti che la EVORIDE™ 2 sa sicuramente regalare è qualcosa di cui, km dopo km, non si riesce più a fare a meno!

EVORIDE™ 2

Che si tratti di fondo medio veloce, lunghe distanze o gare, la scarpa EVORIDE™ 2 è costruita per runner neutri e supinatori...

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Scritto da
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Federica Ronsivalle

Impiegata da Catania/Roma

Gruppo di età: F35
Club: G.S. Bancari Romani e Life Triathlon Catania

La mia disciplina
Triathlon Swim run Training funzionale Allenamento potenziativo Maratona 10 km
Mezza Maratona

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