Un anno fa correvo la mia ultima gara in gravidanza, avevo deciso che era giusto fermarmi con le gare e continuare a camminare tantissimo. Purtroppo il caldo e le nausee per tutta la gravidanza non hanno aiutato e qualche chiletto in più del previsto è arrivato. Penso di non aver mai mangiato tanti grissini come nei nove mesi.
A luglio ho cominciato il corso pre parto, mentre sentivo le mamme parlare di trio (ovetto, navicella, passeggino) io avevo una cosa ben chiara in mente, comodità e stroller. Vivendo lontano dai nonni dovevo già essere organizzata perchè, una volta potuto, per tornare a correre avrei corso con Baby Anna.
La corsa per me è una gioia, perchè non lo può essere insieme a mia figlia (fino a che la sua altezza e peso lo permetteranno). Così sono passati sei mesi, e Anna ha cominciato a stare seduta da sola. Ho visto molte foto sui social, e letto molti articoli nel web, le informazioni certo non mancano, la mia preparazione da insegnante di educazione fisica mi ha aiutato, ma penso che prima di tutto ci sia stato il buon senso. Correre spingendo un passeggino con il bebè che si muove dentro, perchè non ha ancora sviluppato la muscolatura che senso ha. Così ci siamo prese il nostro tempo.
Abbiamo imparato a conoscerci e a divertirci insieme, Anna ha imparato a stare seduta in passeggino senza vedermi, ma guardando quello che succede attorno a lei e giocando con gli amici di Lula (ndr Lula è il nostro Thule Urban Glide 2 e gli amici sono i pupazzetti appesi). Per lei dev’essere un gioco andare a correre con mamma.
Ho scelto di correre la Mujalonga come nostra prima gara. Nella mia città Trieste, Muggia è appena fuori Trieste, ed è dove vivono i nonni Paola e Edi, e dove io ho giocato tantissimi anni a pallacanestro. I nonni come me sono iscritti anche loro alla Baby Run Italia, il gruppo di genitori (e nonni in questo caso di corsa) che corrono con i propri figli. La nonna era impegnata nella competitiva, mentre il nonno ha corso con noi dandomi il cambio.
Il percorso bellissimo prevedeva una partenza contro sole, lungo mare, ed un rientro con il sole che tramontava alle spalle.

L’organizzazione della società Trieste Atletica impeccabile.
Come ho affrontato i giorni pre prima gara?
Per essere sicura che Anna potesse divertirsi ci siamo allenate insieme, abituando pian piano Anna alla diversa velocità dello stroller. Non che io sia veloce, anzi, però fatemi pensare che se corro vado comunque più veloce di quando cammino. Anna è una bambina fisicamente grande e la seduta dello stroller è veramente comoda per lei. Per me invece il manubrio ergonomico regolabile a diverse altezze è utilissimo, essendo io alta 1,80m. La mia corsa tra il manubrio e il sostegno delle Gel Nimbus 21 seppur lenta, posso dire che non è male. Le scarpe mi danno il giusto sostegno e quindi prono di meno, fondamentale per me visto il mio peso, che non è quello con cui mi allenavo pre gravidanza. Appoggiare a turno una mano al manubrio mi permette di stare più dritta con la schiena, la mia postura è notevolmente cambiata dopo 6 mesi passati ad allattare. Non vi nascondo che i primi metri di corsa sembravo più un pinguino che una mamma runner, poi ho preso confidenza, ho capito come mettermi, e come alternare le braccia, ma soprattutto come coordinare il mio corpo. Avete mai provato a correre con un braccio bloccato? Ecco, fate una prova.
Il peso del passeggino (e della Baby) non si sente nemmeno per come è strutturato il nostro stroller, è proprio imparare a correre diversamente la cosa a cui si deve pensare. Certo, ci sono altre mille cose mentre si corre da pensare: Anna si muove, sta bene, dorme, è sveglia, pannolino, … ma ormai ci sono abituata ad avere tanti pensieri in così poco tempo. E’ una delle cose belle di essere mamme, tutti voi avrete la to do it List della mattina, quella di una neo mamma è favolosa, sembra non finire mai.
Ho scelto di correre con le Gel Nimbus 21 perchè avevo bisogno di comfort e sostegno, le prime uscite ho alternato corsa a camminata. Facevo 500 metri alternati, poi sono passata ad 1 km, e poi a 2km. Infine i 5 km di seguito. La scarpa deve quindi garantirmi un benessere sia mentre corro che mentre cammino, si deve adattare al piede che potrebbe a seconda delle giornate essere più o meno gonfio.
Anna si addormenta quasi subito, ecco perchè preferisco uscire in base ai suoi tempi, quando so che fa i micropisoli usciamo e ci alleniamo.

Per la Mujalonga mi sono organizzata con la merenda e la pappa della sera. Ha iniziato a micropisolare andando alla gara, e per quasi tutto il percorso, si è svegliata a 500 metri dall’arrivo. Quando abbiamo iniziato a correre sul tappeto rosso lei era sveglissima e si guardava attorno, tutti che applaudivano e le ragazze che ci aspettavano all’arrivo con la sua medaglia (e i palloncini).
Nel frattempo Nonno Edi era corso avanti per fotografarci e Nonna Paola ci aveva raggiunte dopo la sua gara (quindi per noi ha fatto doppia gara). L’emozione di vedere Anna così contenta non ve la so descrivere, la medaglia ovviamente voleva mangiarsela, esplodeva di felicità. Aveva capito che era tutto una grande festa. Grazie agli scatti del nostro amico Pino Mandorino lo potremmo raccontare ad Anna quando sarà più grande.
La nostra prima corsa insieme si è conclusa con medaglia e happy hour del milk, mentre i nonni han continuato a far festa i nonni. Hanno ritirato il primo premio per Anna. Prima gara e primo premio per la Baby. Premiata come la più giovane della Mujalonga sul Mare edizione 2019.

Posso solo essere felice e dire buona la prima! Il nostro primo traguardo non è la fine di una gara, ma l’inizio della nostra grande avventura da runners insieme.
Scritto da

ALESSIA SERGON
Community Manager - Chinesiologa da TRIESTE
Club: IL CORSO DI CORSA
Allenatore: JULIA JONES