Viviamo la vita alternando momenti di alti e bassi sull’asticella del benessere, spesso associandoli alla nostra condizione fisica, altre volte alla sfera emozionale; si passa dal sentirsi invincibili alla totale resa anche in tempi molto brevi.

La percezione di una sensazione, che essa sia fisica e/o mentale, e il modo in cui essa si affronta, può essere determinante.

Il nostro sentirsi giù, sentirsi fuori forma, sentirsi arrabbiati, stressati, tristi, è sempre verità?

Questa sensazione è sempre la foto reale del nostro stato di benessere?

Ovviamente è un discorso molto soggettivo, legato al mio modo di vivere alcune situazioni, nel bene e nel male, anche perché, ci sono momenti in cui la stanchezza la fa da padrone; parto molto spesso per lavoro, ho due bimbi piccoli che richiedono e meritano il mio tempo e la mia pazienza, ho una moglie bellissima, super mamma, che cerco di aiutare in casa il più possibile, e amo correre e sentirmi ancora un AGONISTA, quindi mi alleno anche abbastanza seriamente.

Ci sono giorni in cui può capitare di sentirsi un po’ in riserva no?!

Ma torniamo al discorso principale: la percezione di alcune sensazioni e la realtà!

Vi ho fatto un veloce elenco delle scuse che potrei utilizzare per convincere la mia mente di qualcosa che fondamentalmente non c’è o che comunque può essere sicuramente affrontato nel migliore dei modi.

Non è qui che voglio parlare di tecniche di Coach, di Psicologia, o di argomenti che lascio trattare agli esperti del settore, ma esclusivamente per raccontarvi come affronto alcuni allenamenti quando la "SPIA DELLA RISERVA SI ACCENDE."

Il corpo molto spesso ci manda dei segnali che dobbiamo essere bravi ad interpretare, quando rallentare e ogni tanto, purtroppo, frenare.

Ho passato qualche giorno “NO” dove mi sentivo nervoso, poco paziente e sempre pronto a nascondermi dietro qualche scusa inattaccabile, davo la colpa al lavoro, poi alla vivacità (parecchia ma va bene) dei miei bimbi, al caldo, e invece, avevo un programma di corsa probabilmente esagerato che non mi faceva vivere l’attività come piace a me, e forse questo piccolo dettaglio era la causa di tutte le mie false sensazioni iniziali.

Ovviamente le priorità sono altre, ma le stavo condizionando tutte per qualcosa di facilmente riconoscibile e risolvibile, stavo vivendo male la mia passione, ma soprattutto mi stavo auto convincendo che il problema era altrove.

Il dialogo interiore è molto importante e spesso cambiare il punto di vista e analizzare diversamente le cose possono aiutarci a comprenderle.

Ho affrontato serenamente la cosa, ma per capire che mi stavo AUTOMENTENDO, ho deciso di utilizzare per tutto il periodo il TOOL di ASICS: ASICS Mind Uplifter™️, inizialmente continuando a seguire la programmazione originale, che si faceva sempre più dura e in seguito seguendo un programma di rigenerazione, diminuendo i carichi e cercando di godermi ogni singolo appoggio del piede a terra, ogni singolo scorcio di panorama.

Bè il risultato?

I primi tre giorni il TOOL scannerizzando il mio volto e analizzando le mie risposte, non riusciva a riconoscere miglioramenti o effetti positivi sulla mia mente, o comunque nulla di sostanziale. Dal quarto giorno in poi, a carico ridotto, il TOOL ha cominciato a darmi numeri importanti inerenti all’effetto positivo che l’attività aveva avuto sulla mia mente e di conseguenza sul mio benessere!!

Posso ammettere con estrema sincerità, che spesso sbaglio ad approcciarmi alle cose, o che mi convinco di situazioni che non esistono, cercando giustificazioni o scuse molto spesso inappellabili, quando magari la soluzione è solamente cambiare il punto di vista o essere sinceri con se stessi, io sapevo che il mio “malessere” generale era dato da come stavo vivendo una passione, quindi un’attività secondaria, nella mia piramide delle Priorità, ma questa stava condizionando tutto il resto e non è corretto. Poniamoci le giuste domande, analizziamo da fuori alcune situazioni, torniamo a vivere le cose con la serenità che meritano e sono certo che non mancheranno allenamenti faticosissimi, soddisfazioni importanti, ma soprattutto grandissimi benefici MENTALI che ci porteranno a sorridere ad ogni piccolo ma immenso traguardo della nostra vita.

Scritto da
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Alessandro Garozzo

Allenatore e responsabile marcia del Centro Sportivo Aeronautica Militare, allenatore AEC Fidal, istruttore Functional training presso Polisportiva informa, personal coach, istruttore FIOCR da Roma / Catania

Gruppo di età: 35-39
Club: TANA delle Tigri GRX Academy

La mia disciplina
10 km Maratona Ultra maratona Corsa a ostacoli Fitness Training funzionale
Allenamento potenziativo Track & field Mezza Maratona Trail run Ultra trail run

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