Anche stavolta, casa ASICS ha sfornato un eccezionale mix di tecnologia in soli 210 grammi (per la versione donna e 247 gr per l’uomo).
Partiamo dall’esclusivo design della tomaia a maglia e senza cuciture, che, oltre a migliorare l'aspetto estetico della scarpa, la rende leggera e traspirante. Alla prima calzata, un’ottima sensazione avvolge il piede, offrendo supporto proprio dove serve.

L’intersuola presenta una nuova formulazione innovativa della schiuma, chiamata tecnologia FLYTEFOAM Blast, che caratterizza appunto tutta la “famiglia” BLAST. Questa nuova schiuma è posizionata direttamente sotto il tallone per la massima protezione dagli impatti. Proprio da qui prende vita una corsa energica, grazie alla sensazione ammortizzata, ma rimbalzina.
Il ritorno di energia è garantito anche dall’Amplifoam: utilizzato principalmente nelle intersuole, in questa scarpa lo troviamo anche negli inserti del tallone. Si tratta di un materiale a base di EVA, ossia un composto polimerico che può essere accostato ai materiali elastomerici per morbidezza ed elasticità e che ovviamente garantisce un'ammortizzazione confortevole, una maggiore flessibilità e anche durata.
E veniamo alla mia esperienza: come si è trovata Spartanfede di fronte a tutto questo agglomerato di scienza?
Vi dico la verità: l’inizio non è stato facile. Come sono solita fare, ho indossato la prima volta le ROADBLAST™ per un giro di ispezione, consistente in pochi km ad un ritmo abbastanza blando per me (5’45” avg). La calzata era subito perfetta (porto il 38 anche degli altri modelli Asics), ma c’era qualcosa che non andava: nonostante il drop 10mm, non riuscivo ad avvertirlo, probabilmente perché venivo dalle NOVABLAST, che invece mi tengono su una nuvola. Inoltre, dopo qualche km, ho cominciato ad avere stanchezza nella zona del bicipite femorale, probabilmente collegata a quanto descritto poco prima.

Eppure, la sentivo troppo comoda per rinunciare, così, ho deciso di provarla in condizioni totalmente diverse e l’ho portata con me sia per allenamenti in pista con ripetute molto varie (dai 3000 ai 400 mt), sia per i 20’ + allunghi che svolgo sempre prima di una gara. Risultato? Ho capito che durante la prima uscita le ROADBLAST™ mi avevano “punita” per averle usate per una corsetta tranquilla! Quando si prende velocità, è veramente tutta un’altra storia: il fatto che il terreno si senta molto di più, permette un grande controllo e sensibilità nella rullata e sono talmente leggere che sembra di volare! Morale della favola? A chi si è avvicinato da poco al running, consiglierei di attendere e puntare sui modelli più facili da domare come GEL Cumulus e GEL Nimbus, mentre a chi corre da tempo… Dico che mi hanno accompagnata nella preparazione del mio recente triathlon, che ho chiuso col 9° tempo su 41 donne per quanto concerne la frazione run.
ROADBLAST™
Ridefinisci i tuoi limiti nella corsa con la scarpa ad alte prestazioni ROADBLAST™. Dotata di componenti tecnici che assicur...
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Federica Ronsivalle
Impiegata da Catania/Roma
Gruppo di età: F35
Club: G.S. Bancari Romani e Life Triathlon Catania