"Che sensazione di leggerezza!" è questa la prima cosa che esclamato indossandola,
una sensazione che mi ha subito fatto capire di aver stretto le stringhe di una scarpa diversa,
si diversa, perché fate attenzione a non farvi ingannare dal nome NimbusTM, ed invece, a date importanza proprio al termine “Lite”, come
- leggera nel peso,
- leggera nella protezione,
- leggera nella struttura e nei materiali,
Ed in ultimo ma caratteristica identificativa di questa scarpa:
- leggera nell’impatto ambientale
Si perché una delle prerogative della Nimbus LiteTM 3 è proprio il fatto di essere una scarpa da running sostenibile.
- Tomaia composta con materiali riciclati,
- Intersuola prodotta con FlyteFoamTM ECO , indicato anche come FlyteFoamTM nano, perché composto da nanofibre di cellulosa, che rendono l'intersuola riciclabile per più del 20%.
A far distinguere la Nimbus LiteTM
3, dalle altre scarpe ed a far spiccare il suo sentimento, anche il particolare disegnato sulla scatola delle scarpe,
un girasole,
simbolo scelto da ASICSTM per comunicare il concetto di sostenibilità di questa linea di prodotti.
Ma come è questa Nimbus LiteTM
3?
Bene vi racconto le mie sensazioni, ho trovato sin dalla prima volta che l’ho indossata, una scarpa comoda, leggera, che fa sicuramente dell’ammortizzazione e del comfort le sue caratteristiche principali.
Una scarpa adatta al solo runner neutro, con la Nimbus ha sicuramente di base il concetto di essere una scarpa non per lavori veloci, ma adatta a diverse situazioni, la forma della suola nell’avampiede da spazio al piede, e la nuova tipologia di linguetta “elasticizzata” da lo stesso “plus” che già avevo trovato ed apprezzato nell’ammiraglia (NimbusTM 24).
La tomaia in Engineered Jaquard Mesh, dona grande traspirabilità durante le corse, dando una sensazione di libertà al piede, l’intersuola in FlyteFoamTM (ECO) è fatta di un mono blocco e nella parte dell’avampiede è presente il GEL, che, come al solito, fa il suo grande lavoro di sollievo negli urti durante la fase di appoggio del piede.
In comune con la NimbusTM 24, c’è anche la geometria della suola esterna che permette il Full Ground Contact (pieno contatto con il terreno), favorendo così la rullata ed una corsa leggera e comoda.

Tra alcuni punti in comune, però, spicca una sostanziale differenza, la Nimbus LiteTM 3 rispetto alla NimbusTM 24 è sicuramente una scarpa meno protettiva e leggermente meno stabile, non avendo nessun sostegno nell’intersuola, come invece avviene per l’ammiraglia (NimbusTM 24) dove è presente il Trustic SystemTM.
A testimoniare le qualità di leggerezza della scarpa anche il suo peso, che per la mia versione maschile è di 255g mentre per quella femminile, addirittura solo di 224g, inoltre, come per ormai tutte le scarpe Asics anche per la Nimbus LiteTM 3, è confermato il Gender SpecificTM, che garantisce alle scarpe caratteristiche che rispondano al meglio alla conformazione del corpo maschile o femminile.

A chi è adatta questa scarpa?
Come ho scritto nel titolo l’ho simpaticamente definita la scarpa per “uscire a correre”, per me la Nimbus LiteTM 3 è una scarpa che fa della poliedricità il suo punto di forza,
adatta per il runner neutro, la sto utilizzando nelle giornate di intervallo tra gli allenamenti più impegnativi come sessioni di ripetute o dei medi in cui lo stress muscolare ed articolare è intenso.
Grazie alla sua leggerezza, ho anche notato un interessante predisposizione anche a dei ritmi più veloci, permettendomi di avere brillantezza anche in brevi sessioni di fartlek, dove ho intervallato minuti lenti a minuti con un passo ben sotto i 4min al km, e la scarpa ha dato davvero ottime sensazioni.
La Nimbus LiteTM 3 mi ha fatto spesso compagnia durante le mia preparazione dell’ultima maratona (la Milano Marathon), soprattutto nelle giornate successive ai lunghi o a qualche lavoro intenso in pista, a me è piaciuta molto proprio per il suo carattere “scanzonato”, una scarpa da indossare quando si ha voglia di fare dei chilometri in relax, magari in gruppo godendosi il sole di questa primavera, e chissà correndo costeggiando un campo di girasoli, come quello disegnato sulla scatola.
Scritto da

Antonio Sinisi
IT Business Analyst da Bologna
Club: Polisportiva Porta Saragozza Bologna
Allenatore: Vincenzo Grande