Ed eccoci ormai all’edizione numero 3. Inutile dire che la forma è assolutamente accattivante, che la rende più vicina ad un prodotto di design piuttosto che ad una semplice scarpa. Tuttavia, dietro quelle linee spigolose si nasconde una tecnologia sempre più sorprendente… Ma procediamo con ordine!
Partiamo dalle caratteristiche tecniche “nude e crude”:
- Peso 253 gr per il modello maschile / 220 per quello femminile;
- Drop di 8 mm in entrambi i casi (31-23 / 30-22);
- Tomaia realizzata con una speciale mescola monofilamento;
- Intersuola: FF BLASTTM del modello precedente lascia il posto a FF BLASTTM PLUS.
Ed è proprio quest’ultimo punto che spiega in buona parte l’evoluzione della scarpa. Come già molti sapranno, il BLASTTM è una particolare schiuma che, posta nell’intersuola, dà quell’inconfondibile caratteristica di rimbalzo e ritorno di energia, con morbidezza e comfort sorprendenti. Il BLASTTM PLUS è ancora più leggero del precedente, quindi, immaginate voi!
Sempre in tema di intersuola e tornando alle linee accattivanti di cui vi parlavo all’inizio, non sono sono belle, ma sono anche posizionate con criterio: la linea continua che unisce tacco e mesopiede permette di sostenere anche un atterraggio leggermente tallonare, mentre la forma a V delle linee anteriori amplifica l’effetto “trampolino”.

Tutto bellissimo, ma il mio piede (taglia 38, pianta non particolarmente larga), cosa ne pensa?
La prima calzata è andata alla grande, ho sentito la scarpa subito mia, senza bisogno di fare particolari rodaggi. La conchiglia è avvolgente, ma il piede è meno “affossato” rispetto alla edizione numero 2, quindi lascia maggiore libertà di movimento. La linguetta superiore è sì sottile, ma con una leggera imbottitura. Tengo molto poi quando indosso una scarpa al fatto di non perdere la sensazione del contatto con il terreno, cosa che nelle scarpe più “alte” può succedere, ma non è questo il caso, ma in qui pratica è come camminare su una nuvola.
E andiamo alle considerazioni in corsa. Dato che sto preparando una gara ad elevato chilometraggio, posso dire di avere le idee abbastanza chiare:
La ASICS NOVABLASTTM 3 NON è una scarpa per fondi lenti lunghi. Lo so già dal primo giorno, in cui dovevo correre 20 km progressivi. All’andatura di 5’20” sentivo di rimanere incollata al terreno, ma appena ho iniziato ad accelerare, più acceleravo e meno fatica sentivo!
Per questo motivo ad esempio sono rimasta molto soddisfatta invece di lavori brevi e veloci, in cui ricordavo di spingere sempre in avanti e non saltellare su me stessa: data la tendenza totalmente rimbalzina di questa scarpa, il pericolo è quello di saltellare non guadagnando distanza. Quindi mi raccomando, focus sempre su mesopiede / avampiede (anche se come ho specificato prima, nessun tallonatore deve sentirsi in pericolo) e via in avanti verso gli obiettivi!
Un altro aspetto che mi ha lasciata molto soddisfatta è che nonostante io abba usato le NOVABLASTTM 3 durante le mie calde corse estive in Sicilia, non ho mai sentito fastidio o calore o surriscaldamento ai piedi, nonostante temessi il contrario.
Sicuramente non le utilizzerò più su un terreno accidentato o scivoloso, in quanto la sensazione di instabilità che la NOVABLAST si porta avanti dal primo modello, purtroppo rimane.

Quando le userò per una gara, sarà sicuramente per una 10 km o una mezza bella spinta, e sono sicura che rimbalzerò verso un bel successo!
La scarpa da corsa NOVABLAST™ 3 presenta una decorazione a origami di tipo geometrico per la tomaia e l'intersuola. Non solo...
Acquista oraScritto da

Federica Ronsivalle
Impiegata da Catania/Roma
Gruppo di età: F35
Club: G.S. Bancari Romani e Life Triathlon Catania