Il nome GEL-KAYANO™ è simbolo di storia e di una colorata treccia di valori del marchio ASICS. A luglio Niccolò scrisse un bellissimo articolo su questo iconico modello (29°!) raccontando come la scarpa fosse stata ispirata dal Cervo Volante o Lucanus Cervus.
La GEL-KAYANO™ LITE 3 nasce invece è stata ispirata dalla stingray (dasyatidae), comunemente conosciuta come razza, ma in realtà un parente stretto della razza e dello squalo.
L’idea è la leggerezza o meglio “graceful swimmer”: vivere l’acqua in modo libero e disinibito.
Questa scarpa, di ciò che comunemente associamo a Kayano, ha solo due delle primarie caratteristiche:
- Massima qualità della costruzione e dei materiali
- Supporto (iper)pronatorio
Per chi è la GEL-KAYANO™ LITE 3
A differenza della sorellona, questa scarpa non è per tutti: è una scarpa leggera che ci pone più nel segmento della GT-1000™ rispetto alla linea di scarpe dedicate a iperpronatori con passo non proprio celere o per chi cerca il massimo del comfort e della protezione.
La Lite è una scarpa che non disdegna ritmi blandi, ma che ritengo dia il suo massimo all’aumento della velocità di crociera.
Quindi, il mio consiglio è per runner che cercano supporto e protezione, ma che per velocità e peso sono già abituati a scarpe leggere e “allegre”.
Come è fatta la GEL-KAYANO™ LITE 3
Allora, per gli amici più nerd, cerchiamo di dare qualche dettaglio di questa principessa. La chiamo così perché quando prendiamo una Kayano sappiamo che stiamo accedendo al gotha di casa ASICS e non ad una scarpa come le altre.
Dunque:
- Tutta l’intersuola è a fondo piatto ma la sua costruzione è basata sul nuovo 3D construction model, ovvero un sistema che prevede la deformazione efficente, personalizzata sul piede di chi la guida
- La suola è l’intersuola sono assimetriche per volumi, consistenza, forma. Questo significa che a tavolino è studiato come il piede appoggierà e come deve essere guidato nella rullata.
- Ho usato il lemma “guidato” non a caso, perché anche qui è presente la GUIDANCE LINE™, ovvero la struttura che ha come obiettivo di guidare la rullata nel modo più corretto, correggendo eventuali problematiche
- Il materiale dell’intersuola è il FlyteFoam™ Eco, ovvero un materiale di origine naturale, che condivide con i materiali sintetici gli obiettivi di ammortizzazione, reattività, stabilità ma vuole fare un passo ecologico in più
- La tomaia ha molte parti costituite da tessuti riciclati, componendo comunque un jacquard, caratterizzato da un particolare disegno geometrico (dal nome del loro inventore francese 1752-1834) con lo scopo di trasferire la sensazione di controllo ma anche di essere resistenti ma soprattutto traspiranti
- 8mm di drop sia per il modello femminile sia per quello maschile: 22-14 e 23-15
- Il peso è di 275g per la versione da ometti e 235g per la versione da signorine (parliamo sempre di taglie campione).
La sorella “normale” (v29) ha 299g per uomo e 270g per donna (anche qui comunque un miracolo) . Ma ribadisco, non le confronterei.
GT-1000 11: uomo 270g, donna 225g donna.
DS Trainer 26: uomo 241g, donna 190g donna. - La suola è ancora una volta in AHAR+, collaudato materiale delle primarie scarpe ASICS
- Sul tallone è ancora presente il GEL, per garantire anche a chi ha una rullata di tallone (magari nei momenti di crisi in caso di corse lunghe) un cuscino di sicurezza
- Non sono presenti né il DUOMAX né il LiteTruss per la correzione dell’iperpronazione: tutto è stato ceduto alla pressione delle gomme e alla sagomatura di suola e intersuola. Qui ci troviamo davanti ad un pezzo di ingegneria!
Sensazioni personali
Qui ti parlo del mio feeling con la scarpa. Sempre più posso dire che le sensazioni personali - al più di oggettivi problemi / benefit - possono cambiare tanto da runner a runner: il piede, la rullata, la meccanica sono davvero troppo diverse per dare delle indicazioni oggettivi.
La scarpa mi ha provacato effetto SBAV già quando ho aperto la scatola - si è arrivata e non l’ho scelta in negozio… - e soprattutto quando l’ho presa in mano. Probabilmente un po’ di effetto framing legato al nome c’era, però la signorina è veramente leggera.
La botta me l’ha invece data prima indossandole una giornata - come scarpa da portego - e poi andandoci a correre cercando di assaggiare andature diverse. Sicuramente la calzata risucchiante fa il suo lavoro, ma soprattutto l’intersuola è quanto mi ha provocato più piacere.
La sensazione primaria è una presenza leggermente più massiccia di GT 1000 e 2000 del supporto iperpronatorio: una sorta di plantarino (ricordi di quando ero bimbo…) che però non è mai invasivo. Nell’uso dinamico più i ritmi si fanno accesi più ho avuto la sensazione di avere pochissima gomma sotto al piede ma soprattutto che la suola fosse incollata al mio piede: senzazioni simili solo con le DS Trainer o modelli molto sottili / natural / ignoranti (licenza poetica mia!).
Provando a impostare una rullata tallonare e sbilanciata, si sente come le gomme di diversa struttura accompagnino il piede in una posizione ottimale per poi inserirlo in un binario di rullata.
Ma quindi ‘ste GEL-KAYANO™ LITE 3
Io su questa scarpa voglio ancora farci tanti km, ma sarei falso a non dirti che stanno tirando una pesante spallata al mio amore per le GT-1000. Personalmente ritengo che il segmento d’uso sia il medesimo: scarpa veloce e un po’ protettiva, adatta a chi vuole un minimo di sicurezza ma non vuole peso o costrizioni eccessive. Da usare su lunghi / lunghissimi per runner veloci, sui medi per i runner normali (come me) e da valutare per chi è particolarmente lento o ha molto peso da gestire.
Quindi? Buone corse… ma soprattuttto grazie se hai letto fino a qui: è sempre un grande piacere.
La scarpa da corsa GEL-KAYANO™ LITE 3 è adatta a superfici solide. Orientata alla sostenibilità, questa scarpa mantiene il t...
Acquista oraScritto da
Riccardo Mares
Chief Operating Officier da Rovigo
Gruppo di età: M45
Club: Run It
Allenatore: Laura Biagetti