Ma la mia domanda oggi è un’altra, cosa farò appena tutto sarà di nuovo normale?
Immagino ogni giorno quel momento in cui aprirò il cassetto per scegliere le calzette nuove, i pantaloncini più comodi e la maglia con scritto Asics Frontrunner, che per noi nuovi membri del team è un sogno che non abbiamo ancora materializzato, poi prendo la maglia termica senza riflettere sul fatto che non è più inverno…sveglia!!! è passato un mese dall’ultima corsa all’aperto e non ho realizzato che siamo in primavera inoltrata e che ora uscire in t-shirt è piacevole. Accenno un sorriso e ripongo la termica al suo posto con la speranza di non prenderla per un bel po’, quindi quasi la nascondo anche al di sotto delle canottiere.
Uno sguardo fuori dalla finestra, guardo il primo tratto di strada come se fosse una ragazza sotto casa al primo appuntamento, controllo veloce il cardiofrequenzimetro assicurandomi che sia carico e di sfuggita mi accorgo che le pulsazioni sono più alte del solito, che emozione, sto tornando a correre, libero di girare per la città e con la voglia di riscoprirla, ultimo ma non meno importante step, la scelta della scarpa, ed ora?
La scarpa sono abituato a sceglierla in base all’allenamento che andrò ad eseguire, ma oggi è un giorno particolare, uscirò con la voglia di “spaccare il mondo” e di “bruciare l’asfalto” e la prima cosa che prendo in mano sono le tanto amate Glideride, poi un attimo di lucidità e penso: “dai non corro da quaranta giorni forse è il caso di non esagerare”, ripiego sulla sorella minore, prendo le Evoride, scarpa leggera reattiva ma un po’ meno aggressiva, è bellissima, la guardo, è ancora nuova, bianca e oro, ma forse ancora un tantino azzardata. Nel frattempo continuo a ripetermi “dai Ale, andiamo ma senza esagerare, solo 10km” ma lo so che non sarà così, e conoscendomi metto un Carbogel nel taschino, non si sa mai, continuano i dubbi sulla scelta più difficile, allora “che gomme hai scelto?”.

Ok vado sul sicuro, un passo indietro, velocemente apro la scarpiera, via le Evoride dentro le Nimbus22, scelta di testa, con le Nimbus22 non sbagli mai e visto che non sarò sciolto specialmente per la prima parte dell’allenamento, penso che la stabilità della Nimbus, senza rinunciare alla morbidezza e alla reattività, sia la cosa migliore.
Si parte, e…
a quel punto il mio pensiero si ferma.
Vorrò viverlo senza averlo neanche immaginato, ma non vedo l’ora di respirare quella brezza, quasi estiva, e di assaporare quel senso di libertà che tanto ho ignorato per anni.
Sarà emozionante provare quel sentimento vero di felicità e con addosso tutta la soddisfazione per essere riusciti, tutti insieme, a vincere.
Ma ancora ragazzi c’è da aspettare qualche settimana..
continuiamo a rimanere uniti e forti, a rispettare le indicazioni degli esperti e non molliamo proprio adesso che manca poco all’arrivo, ne usciremo presto, e ricordiamoci che, come ogni Maratona che si rispetti, c’è il momento della crisi, quel momento in cui le nostre gambe vorrebbero mollare, ed è proprio in quell’istante che la nostra testa e il nostro cuore faranno la differenza.
Forza ragazzi, siamo al 37esimo km…stringiamo i denti, prendiamoci per mano e tagliamo il traguardo di questa Maratona Mondiale, dove tutti avranno la medaglia, ma non di finisher, ma di vincitori!!
Scritto da
Alessandro Garozzo
Allenatore e responsabile marcia del Centro Sportivo Aeronautica Militare, allenatore AEC Fidal, istruttore Functional training presso Polisportiva informa, personal coach, istruttore FIOCR da Roma / Catania
Gruppo di età: 35-39
Club: TANA delle Tigri GRX Academy