Lo sport è parte integrante della mia vita. Fin da piccola ho praticato diverse discipline, tra cui la pallacanestro. Poi la scelta di iscrivermi a Scienze Motorie ed affrontare il percorso di insegnante di educazione fisica. Nel frattempo ho aperto una società di organizzazioni eventi sportivi e mi sono specializzata nella digital communication con una mia società di consulenze digital. Devo dire grazie allo sport se ho determinati valori. Quando penso di fare qualcosa, mi organizzo, elaboro un piano, mi dedico a quello che ho programmato. Nella vita così nelle partite (di pallacanestro un tempo) e nelle corse (ora). All’inizio, ve lo devo dire ero diffidente sulla corsa, io arrivavo da uno sport di squadra, temevo di annoiarmi.
In effetti i primi allenamenti non sono proprio andati benissimo, ma poi amore incondizionato nelle prime gare. Mi ricordo ancora la mezza maratona a Trieste. Intanto l’emozione dei giorni precedenti. Il dovermi organizzare la mattina con colazione, outfit, bus… ma soprattutto arrivare e chiacchierare con chiunque.
Se c’è una cosa che non mi manca è la chiacchiera facile, e la corsa è anche questo.
Arrivi ad una gara che non conosci nessuno, torni a casa con tante amicizie nuove.
Sei un runner, una persona che si veste colorata (a caso) anche se non è carnevale, che quando incontra un altro runner lo saluta, che tu lo conosca o meno. Questa cosa mi ha fatto innamorare della corsa. E sapete qual’è la cosa che invece mi ha fatto innamorare alla follia delle corsa? Le parole.
Esatto! Le parole che ho sentito negli ultimi metri della mia prima gara. C’erano persone che mi incitavano e io non conoscevo nessuno. Proprio quello che negli anni ho sempre voluto trasmettere ai miei alunni. Incitare un compagno, dare forza, anche con una semplice parola: DAI!
Puoi correre da solo, ma il valore che ha il team è fondamentale. Hai mai provato a stare lontano dalla corsa? A me è capitato quest’anno per la mia gravidanza, mi manca tantissimo allenarmi ad alto ritmo o gareggiare. Non dispero perchè vivo le esperienze attraverso i chilometri che stanno facendo i miei compagni Asics Frontrunner.
Essere un Asics Frontrunner è motivo di orgoglio per me. Il mio grande obiettivo del 2018, e la notizia di far parte del team è arrivata a pochi giorni di distanza dal sapere che ero incinta. E mi stavo allenando per una maratona. Il mio 2018 prendeva quindi una piega molto interessante.
Come sono i miei compagni di team? Fortissimi! Ci accomuna quella voglia di muoverci, di essere sempre in movimento. Arriviamo da varie città, abbiamo vite diverse, ma non stiamo mai fermi.
Siamo positivi, energetici e non finiamo mai di stupirci. Chi ha famiglia e chi è ancora giovane, ma quando ci incontriamo è come se ci conoscessimo da sempre.
Rappresentiamo un modo di essere, e credetemi è un gran modo di essere. Svegliarsi la mattina e non vedere l’ora di scendere dal letto è una cosa che auguro a chiunque, perchè vivere in movimento è tutto un altro vivere.
Mi piace giocare con le parole, è dare loro valore, un pò come si fa giocando a Scarabeo no? Quel piccolo DAI! Durante la mia prima gara ha avuto … un punteggio altissimo, e sapete cosa ho vinto? Una vita migliore! Perché da quel giorno ho riempito le mie giornate si di chilometri, allenamenti, sudore e fatica, ma soprattutto amicizie, esperienze, luoghi nuovi e tanti progetti.
Scritto da

ALESSIA SERGON
Community Manager - Chinesiologa da TRIESTE
Club: IL CORSO DI CORSA
Allenatore: JULIA JONES