Si può essere affezionati ad una scarpa per correre? La risposta è sì, soprattutto se la scarpa in questione si chiama MAGIC SPEED 2… Un po’ come quando prendevamo in simpatia la fatina incantata nelle storie di principesse… Old-style, lo so, ma comincio ad avere un’età in questo mese di novembre…

Ma torniamo con i PIEDI PER TERRA e vi faccio scoprire cosa lega me e le MAGIC SPEED 2. Come ASICS FrontRunner ho avuto il privilegio di provarle un bel po’ di tempo prima della loro uscita sul mercato, giusto nel periodo in cui quatta quatta e con molta superstizione cominciavo il mio percorso verso la New York City Marathon.

Provare tante tipologie di scarpe significa anche riuscire a sviluppare la consapevolezza di un feeling con una determinata struttura piuttosto che con un’altra. Io, ad esempio, sono giunta alla conclusione che ho bisogno di scarpe leggere ma al tempo stesso rimbalzine ed un po’ ammortizzate quando faccio lunghe distanze, mentre per lavori più tecnici e brevi come variazioni o ripetute preferisco sentire più il terreno a scapito dell’ammortizzazione e della protezione.

Quando ho indossato le MAGIC SPEED 2 ho avuto sensazioni contrastanti: il loro aspetto e la loro forma ricorda molto le METASPEED SKY prima edizione, ma al contatto col terreno sono ben più rigide, seppure comode. Inoltre l’intersuola è abbastanza alta, con un drop di 7 millimetri. Ai primi balzi, un rumore inconfondibile: quello della componente in carbonio, che a differenza della prima edizione si estende su tutta la suola e non solo sulla parte anteriore.

Io che non sono una velocista, ho molto rispetto per le scarpe da velocisti e ho studiato molto questa scarpa, pensando di non esserne degna o che mi avrebbe portata a qualche infortunio sulla lunga distanza. E così, pur continuando ad utilizzare la mia copertina di Linus (alias le NOOSA TRI) per i lunghi, ho utilizzato le MAGIC SPEED 2 per tutti gli altri lavori, dai fartlek ai medi “allegri” alle ripetute da 1000 o da 2000, tipiche di una preparazione pro-maratona.

Nel frattempo ho anche scoperto che in realtà, contrariamente alla METASPEED, la MAGIC SPEED una volta arrivata sul mercato è stata venduta ad un pubblico molto più variegato, in quanto la suola in carbonio non “impegnava” così tanto come credevo… Al punto che la settimana prima della NYC Marathon persino la mia compagnetta di maratona mi si è presentata con le MAGIC SPEED 2 ai piedi!

Non potevo sicuramente cambiare idea su che scarpa indossare a pochi giorni di un evento così importante, ma sicuramente in prossime occasioni di gara darò fiducia a questa scarpa magica e super comoda. L’edizione precedente mi aveva provocato parecchi problemi di vesciche, mentre stavolta nessun inconveniente con la tomaia in mesh tecnico a doppio strato ma leggerissimo e con la morbida conchiglia posteriore che avvolge il tallone.

Ah, dimenticavo, l’ASICSGRIP della suola garantisce un migliore contatto con il terreno… SANPIETRINO ROMANO approved!

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Scritto da
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Federica Ronsivalle

Impiegata da Catania/Roma

Gruppo di età: F35
Club: G.S. Bancari Romani e Life Triathlon Catania

La mia disciplina
Triathlon Swim run Training funzionale Allenamento potenziativo Maratona 10 km
Mezza Maratona

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