Perché ognuno di noi ha una propria storia che ci ha fatto a conoscere quel mondo, e non ci sono sicuramente quelli più o meno importanti. Però ci sono quei valori, che per alcune persone, alcuni runners, vanno oltre le gare, oltre i ritmi…
Amicizia, condivisione, rispetto.
Sono loro i fondamenti che ci insegna la corsa, che portiamo poi anche nella vita. Ho raccontato la mia storia cento mille volte… Come ho iniziato.
E analizzando la mia evoluzione personale adesso, nonostante il fatto, che i miei ritmi sono diventati più lenti e gli obbiettivi diversi, sento che sono cresciuta.
Si, quando ho iniziato, le gare correvo sotto 4’, e avevo gli occhi che guardavano solo verso i miglioramenti, verso la medaglia o la coppa. Sicuramente, al mio livello, ma era importante per me quel continuo “spingersi oltre”. E per assurdo, sembrava, che entravo nell’ASICS proprio nel momento in cui ero infortunata (anzi, operata al piede dopo tanti di quei “spingere oltre”)
Nel momento in cui lo Yoga è entrato nella mia vita. In cui ho rivalutato un po' tutto, dato senso alle cose che prima sembravano insignificanti.
Ed è tutto cambiato.
Passato del tempo… la mia corsa oora com'è?
E' quella di una giovane donna e non più una ragazzina con gli occhi folli. La mia corsa è diventata più lenta si, ma magari un po' più consapevole…
Ho iniziato evitare gli amici che guardavano solo i ritmi o cercavano i PB. Proprio al livello di pelle non mi ritrovavo più di andare sempre OLTRE a quel mio “star bene”.
E per un po' perso anche la voglia di gareggiare… Perché? Perché la gente abituata che vai a quel ritmo… E se non lo riesci tenere in quel proprio istante, ti fanno sentire “fallita” in un certo senso.
“Stai male?” – mi chiedevano. E se sto invece meglio?
Correre in compagnia delle persone che non perdono il loro sorriso km dopo km, si divertono, si aiutano a vicenda, magari rinunciando a qualche minuto del tempo finale, però facendo una cosa un po' diversa. Arrivare ventesima ma SORRIDERE, perché nonostante tutto, il mio motivo lo avevo a mettermi su quella linea di partenza.
E magari non era quello di arrivare al podio. Pensate che mi sento meno RUNNER correre così???IO AMO CORRERE!
Proprio sentirmi in quel proprio istante, sentirmi “volare”, forte o lento!
E magari con gli anni ho imparato ad ascoltarmi. Ho imparato che spingere sempre oltre ti fa pagare dopo il prezzo doppio. E che diventando “ossessionato”, perdi il divertimento e perdi magari altre cose bellissime in questa vita!E visto che mi vedo un giorno una ottantenne che comunque corre e fa yoga insieme ai miei amici, se adesso dovrò rinunciare a qualche medaglia o qualche PB, lo faccio volentieri!
La corsa è la Libertà.
Vissuta bene può diventare la nostra forza più grande, può farci scoprire il mondo pieno delle persone bellissime, che non si arrendono, che combattono, che sognano.
Che diventano la tua famiglia e nei momenti più difficili saranno le loro mani a supportarti. Sono loro la nostra vera FORZA fidatevi!
Auguro a tutti voi di avere una famiglia così, come la mia grande famiglia di ASICS FrontRunner!
Perché Il nostro CORRERE è quello uguale a VIVERE ed ESSERCI uno per l’altro SEMPRE. Perché noi in quelli valori ci crediamo davvero, con il CUORE!
Scritto da
Yana Savechko
Yoga/Pilates Instructor, Personal trainer da Ancona
Club: Grottini running team