Gli anni di corsa mi hanno insegnato a comprendere a pieno la parola condivisione. In uno sport che all’apparenza è classificato come individuale, ho ritrovato il senso della parola di cui sopra.

Il fatto che io esca, percorra un determinato percorso e rientri da sola, non significa che sto facendo un’attività in solitaria. Dietro la mia corsa si aprono collegamenti, una rete di relazioni degne di nota, ma soprattutto ricche di storie.

La mia corsa è la mia vita.

La mia vita è fatta di corsa, che poi suona bene aggiungere “in tutti i sensi”.

Ogni periodo, negli ultimi anni, è caratterizzato da un evento legato alla corsa. Quindi se mi chiedessero tu perchè corri, dovrei sicuramente parlare al presente. La motivazione negli anni è cambiata, si è evoluta o semplicemente è la corsa che cresce insieme a me.

Quello che però non cambia è l’entusiasmo di vedere altre persone correre, e ammetto lo è ancora di più se si tratta di donne. Quella vena sottile di “comunella” come la chiamiamo noi che è difficile da trovare, ma quando si accende la miccia e chi ci ferma!

In un anno in cui abbiamo imparato a stare distanti, ma uniti ancor più di prima è bizzarra, ma è così, l’idea di aver fatto gruppetto sui social. Su instagram.

Mi ricordo i primi giorni di nascita del Social, e ricordo anche le mie prime foto e i mie post. C’erano paesaggi, fotografi, mica c’erano tutti questi runners. Instagram, se usato con criterio (e non come la Smemoranda ndr. autocitazione sergoniana) permette di entrare in contatto con la cerchia a cui sei interessato. Il suo algoritmo funziona al suono di pertinenza, più strumenti tu usi del Social, più gli dai (al Social) modo di capire i tuoi interessi. E cosa succede? Che lui risponde dando visibilità ai contenuti che ti potrebbero interessare.

In un post, ho chiesto:

Tu perchè corri?

A cosa pensi mentre corri?

Che sono le domande che mi faccio (e pure mi rispondo) quando incrocio una ragazza che corre. Se la mia testa non frulla in qualche nuova idea, se la to do list è terminata, succede questo, mi piace giocare ad immaginare, guardando sguardo, postura, abbigliamento di chi incrocio, le risposte a queste domande. La storia di chi corre.

E’ capitato di averle poi conosciute veramente quelle ragazze, grazie proprio ad instagram.

Oggi quindi sono uscita e nel mio percorso virtuale ho incrociato

Capraorobica  annarunny  la.silvietta83  mamma_sportiva  monjatrevisiol  deborahmazzarotto  claudiaalbertini75 letiziabombelli erminiaselva  patrizia_perini  witchrooob

(che mi hanno autorizzato a pubblicare i loro nomi account)

Ho corso con loro e mi hanno raccontato che:

Un tempo pensavo al ritmo e perdevo persino il riscaldamento, ma soprattutto perdevo la bellezza della corsa. Oggi comincio pensando a cosa mangerò dopo, se corro a lungo posso pensare alla giornata che ho davanti o a quella appena trascorsa. A volte penso che posso fare di più: nella corsa - e allora spingo - e nella vita - e allora ricordo, così poi faccio. Se poi è davvero una corsa lunghissima, alla fine penso intensamente alla CocaCola, ma poi ricordo che fa meno male la birra e che dall’estate scorsa ho iniziato a berne una dopo gli allenamenti intensi. Però alla fine pensare alla CocaCola mi fa arrivare in fondo.

Sarò breve e coincisa, corro per stare bene, mentre corro penso a tantissime cose ma alla fine non ricordo nulla di quello che ho pensato!

Corro per sentire quell’adrenalina quell’emozione che solo la corsa mi regala. Penso a me stessa.

Io corro perché mi libera l’anima, la mente e il corpo. Corro perché siamo io, il cuore e le gambe. E il mondo non esiste più. È una sensazione meravigliosa.

Corro perché mi sento libera, perché mi fa stare bene, perché mi godo la ricchezza di ciò che la natura ci regala, perché mi apre la mente nel creare nuove cose e trovare nuove soluzioni.

Per essere in forma…Cerco di non pensare a niente!

Corro perché è il mio momento ideale di meditazione. Le migliori idee escono durante la corsa. I peggiori pensieri scompaiono durante la corsa. Endorfine 'dopaminiche ' restano per tutta la giornata dopo una bella corsa

Corro perché mi fa stare bene, dedico un momento della giornata al mio benessere psicofisico!

Mentre corro penso alle cose successe il giorno prima e alle cose che farò durante la giornata, questi pensieri mentre corro mi alleggeriscono la mente (e anche il cuore talvolta!

Ringrazio la corsa perché è l'unico momento durante il quale realmente la mia testolina si riposa, non penso a nulla, chissà dove vado a finire…non ho proprio memoria di dove son stata in quel frangente! CORRO perché questa disciplina COLMA le mie lacune, CURA le mie ferite ed ESALTA i momenti di gioia e serenità.

Corro perché ho trovato un modo per sentirmi bene immediato. Essere una mamma sola con 2 bimbi a volte ti porta a non dedicare mai tempo per te stessa. Invece la corsa è stata la mia salvezza. Prima ha tirato fuori il dolore poi il sorriso . Torno a casa dai miei bimbi e sono una mamma felice… essendo un Albarunner dopo la corsa vado al lavoro... è ho un energia pazzesca Per me la corsa è quel stato di benessere a 360 gradi!

Corro per “allenarmi” a correre dietro al piccolo Niccolò!! Penso e non penso, guardo il panorama (di solito il mare) e sogno ad occhi aperti.

Questo succede dietro alle donne che incroci mentre corri, si apre un mondo pieno di emozioni, di anime che vibrano.

Sound Mind Sound Body

Ci è piaciuto talmente tanto che abbiamo deciso di correre attorno alla Terra, per compiere il giro del Mondo, solo noi donne. Non importa dove siamo, quanti chilometri facciamo, perchè lo stiamo facendo insieme, con l’obiettivo di raggiungere i 40.075 Km ovvero la circonferenza della Terra.

Vuoi unirti a noi? Registrati alla #ThisIsForMe Run si corre fino al 17 marzo.

http://asics.tv/ThisIsForMe

Scritto da
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ALESSIA SERGON

Community Manager - Chinesiologa da TRIESTE


Club: IL CORSO DI CORSA
Allenatore: JULIA JONES

La mia disciplina
10 km Mezza Maratona

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